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Félicette

a sad story

Félicette: La Storia Dimenticata del Primo Gatto nello Spazio


La Vera Pioniera Felina dell'Esplorazione Spaziale

Mentre nomi come Laika, Ham e Albert hanno conquistato un posto nei libri di storia dell'esplorazione spaziale, esiste una pioniera stellare il cui contributo è stato largamente dimenticato: Félicette, l'unico gatto ad aver mai viaggiato nello spazio e fatto ritorno sulla Terra per raccontarlo – o meglio, per miagolarlo.

La Corsa allo Spazio: Non Solo Cani e Scimmie

Gli anni '60 furono caratterizzati dalla frenetica corsa allo spazio tra Stati Uniti e Unione Sovietica. Prima di rischiare vite umane, entrambe le potenze inviarono numerosi animali in orbita: gli americani preferivano scimmie e scimpanzé, i sovietici optarono principalmente per i cani, con Laika diventata tragicamente famosa come primo essere vivente in orbita.

Ma in questo duopolio spaziale, la Francia cercava di ritagliarsi un proprio ruolo. Il programma spaziale francese, meno noto ma ambizioso, decise di percorrere una strada alternativa: inviare un gatto nello spazio.

Da Randagia a Astronauta: La Selezione di Félicette

Nel 1963, il Centre d'Enseignement et de Recherches de Médecine Aéronautique (CERMA) reclutò 14 gatti per il programma spaziale francese. La scelta cadde sui felini per la loro naturale agilità, il sistema nervoso altamente sviluppato e, sorprendentemente, per il loro peso relativamente leggero rispetto ad altri animali da laboratorio.

I candidati felini, tutti randagi parigini, furono sottoposti a rigorosi test fisici e addestrati a sopportare il confinamento in spazi ristretti e le forze G. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'addestramento di un gatto per lo spazio è particolarmente complesso – chiunque abbia mai provato a mettere un gatto in un trasportino può immaginare le difficoltà.

Alla fine, una gatta bianca e nera di circa due anni venne selezionata per la missione. Inizialmente chiamata "C 341" secondo il sistema di codifica del laboratorio, la stampa la soprannominò erroneamente "Félix". Solo dopo la missione si scoprì che l'astronauta era in realtà una femmina, da cui il nome corretto: Félicette.

15 Minuti di Gloria Suborbitale

Il 18 ottobre 1963, presso il campo di lancio di Hammaguir in Algeria (allora territorio francese), Félicette venne collocata in una capsula in cima a un razzo Véronique AG1. Diversi elettrodi erano stati chirurgicamente impiantati nella sua testa per monitorare le funzioni neurologiche durante il volo.

Alle 8:09 del mattino, il razzo decollò, portando Félicette a un'altitudine di circa 156 chilometri. Per brevi ma storici minuti, questa ex randagia parigina sperimentò l'assenza di gravità e divenne il primo e unico felino a viaggiare nello spazio.

A differenza di molti animali pionieri dello spazio, Félicette sopravvisse alla missione. La sua capsula si separò dal razzo e discese dolcemente con un paracadute, atterrando a circa 13 minuti dal lancio. I dati trasmessi dai suoi elettrodi furono preziosi per gli scienziati, dimostrando che un mammifero poteva mantenere funzioni cerebrali normali in condizioni di microgravità.

Un Riconoscimento Tardivo

Nonostante l'importanza storica della missione, Félicette non ricevette il riconoscimento accordato ad altri animali astronauti. Dopo la missione, venne portata al laboratorio per ulteriori test e, tristemente, fu sacrificata alcuni mesi dopo per permettere ai ricercatori di esaminare gli elettrodi nel suo cervello e studiare gli eventuali effetti neurologici del volo spaziale.

Per decenni, la sua storia rimase in gran parte dimenticata, offuscata dalle più pubblicizzate missioni americane e sovietiche. La confusione sul suo nome (Félix invece di Félicette) contribuì ulteriormente all'oscuramento della sua eredità.

Solo nel 2017, grazie a una campagna di crowdfunding promossa dall'appassionato di spazio Matthew Serge Guy, si è iniziato a costruire un monumento dedicato a Félicette. La statua in bronzo, che mostra la gatta seduta su un pianeta mentre guarda verso le stelle, è stata finalmente inaugurata nel 2019 presso l'International Space University di Strasburgo, Francia.

Un Contributo Silenzioso ma Significativo

Il volo di Félicette, sebbene breve, fornì dati importanti sugli effetti della microgravità sul cervello e sul sistema nervoso. Questi risultati contribuirono alla comprensione di come il corpo umano potrebbe reagire alle condizioni spaziali, aprendo la strada ai successivi voli umani.

Va notato che la missione di Félicette avvenne in un'epoca in cui i protocolli etici per la ricerca animale erano molto diversi da quelli odierni. Il suo sacrificio solleva importanti questioni etiche che oggi verrebbero affrontate in modo molto diverso.

L'Eredità Stellare di Félicette

Oltre al monumento fisico, l'eredità di Félicette vive in modo inaspettato nella cultura popolare. Un asteroide scoperto nel 2000 è stato chiamato "236442 Félicette" in suo onore. Francobolli commemorativi sono stati emessi in diversi paesi, tra cui Yemen, Paraguay e Comore, sebbene spesso con immagini errate di un gatto maschio chiamato Félix.

Forse il più grande contributo di Félicette alla storia non è solo l'essere stata la prima gatta nello spazio, ma anche una rappresentante della curiosità felina che, in un certo senso, rispecchia la curiosità umana che ci spinge a esplorare l'ignoto.

Riflessioni: Dai Gatti Randagi alle Stelle

La storia di Félicette rappresenta un affascinante capitolo dell'esplorazione spaziale che unisce due elementi apparentemente contrastanti: l'istinto territoriale e casalingo dei gatti e l'impulso umano di esplorare oltre i confini conosciuti.

È interessante notare come, nonostante i gatti siano generalmente considerati creature abitudinarie e territoriali, sia stato proprio un felino a contribuire alla più grande avventura di esplorazione dell'umanità. Forse c'è una lezione in questo: anche le creature più legate alla Terra possono aiutarci a raggiungere le stelle.

Mentre celebriamo gli eroi umani dell'esplorazione spaziale, è importante ricordare anche i contributi silenziosi degli animali pionieri come Félicette. Da randagia parigina a esploratrice cosmica, la sua storia ci ricorda che l'avventura spaziale appartiene a tutte le creature della Terra.

Nota: Le foto di Félicette sono rare e spesso confuse con quelle di altri gatti del programma spaziale francese. Alcune immagini che circolano online attribuite a Félicette mostrano in realtà altri gatti o addirittura cani astronauti. Le foto autentiche di Félicette la mostrano come una gatta bianca e nera con elettrodi impiantati sulla testa.


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